Ricordate che sono anche una guida turistica abilitata per la Provincia di Belluno e Dolomiti e offro i servizi di visite guidate in italiano, inglese e francese. Venite con me a scoprire le bellezze delle mie montagne e gli splendidi gioielli storico-artistici delle nostre piccole cittadine.

Raika Fagherazzi

LE NOSTRE PROPOSTE:

MEZZI: a piedi

DURATA: circa 2 ore

TARIFFA: euro 125,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

Clicca QUI per le prossime date in programma

Passeggiata nel centro storico di Belluno tra chiese, palazzi cinquecenteschi, portici e fontane ricchi di particolari. Il dettaglio è il protagonista dello spazio architettonico urbano mentre la natura regna sovrana nell’ambiente circostante. Il connubio perfetto tra natura e cultura, tra modernità e tranquillità è il segno distintivo che rende unica e inimitabile questa “Città splendente” incastonata tra le rocce dolomitiche. La visita inizierà dalla “rinascimentale” Piazza dei Martiri, oggi punto d’incontro e salotto della città. Proseguiremo con la visita della bellissima chiesa di S. Stefano in stile gotico italiano all’interno della quale ammireremo 2 angeli portalampada in legno, capolavori di Andrea Brustolon. Attraverso via Roma arriveremo in Piazza Vittorio Emanuele per ammirare il neoclassico Teatro Comunale. Attraverso Porta Dojona, la porta nord della città, che ancora conserva gli originali battenti in legno, entreremo nel nucleo urbano medioevale. Ammireremo la splendida Piazza delle Erbe, l’antica piazza del mercato, porticata sui quattro lati , in cui sorgono i più bei palazzi privati della città. Passando accanto al complesso edilizio del Seminario Gregoriano e la chiesa di San Pietro ci dirigeremo quindi verso Porta Rugo, la parte meridionale delle strutture murarie della città. Risaliremo, attraverso Via Mezzaterra, l’antico “cardo massimo” della città romana, tra antichi palazzi e bellissimi scorci sulla valle del Piave, fino a raggiungere Piazza Duomo dove sorgono i più bei monumenti architettonici della città: la cattedrale, la torre campanaria di Juvara, la piccola chiesa di S. Maria delle Grazie (battistero), il Palazzo dei Vescovi, e il notevolissimo palazzo dei Rettori. Attraverso Piazza Castello ritorneremo quindi in Piazza dei Martiri e concluderemo la nostra visita con un meraviglioso scorcio paesaggistico del gruppo dolomitico dello Schiara e della famosa “Gusela Del Vescovà”, cima simbolo dell’alpinismo bellunese.

MEZZI: a piedi

DURATA: circa 2 ore

TARIFFA: euro 125,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

 

La visita inizierà da piazza Duomo dove oltre alla cattedrale è possibile visitare l’area archeologica che si trova proprio sotto al sagrato della chiesa. Attraverso porta Pusterla saliremo in Piazza Maggiore attraverso le scalette vecchie, uno scorcio assolutamente indimenticabile. La piazza principale della città ha una planimetria mossa, sistemata a terrazzo, ed è animata da vari elementi scultorei tra cui una colonna con il leone di San Marco e le due statue ottocentesche di Vittorino da Feltre e di Panfilo Castaldi che si fronteggiano dai due lati. Nel fondo la bella lunga fontana del 1520, ideata da Tullio Lombardo affiancata dalla tozza torre dell’Orologio e dalla frastagliata massa dell’antico Castello. Ai lati della fontana due scalinate salgono alla chiesa di San Rocco, tardo-cinquecentesca, che innalza la sua sobria, lineare facciata a simmetrico fondale dello scenario. Sul lato opposto si staglia l’imponente mole di palazzo Guarnieri dalla fredda fronte in falso stile gotico – veneziano. Ma il sito più suggestivo della città è senza dubbio la piazzetta delle Biade, che si apre a sud come appendice alla piazza Maggiore. Limitata dal palazzo del Municipio, formato da due edifici ad angolo: l’antico palazzo dei Rettori Veneti, dove è ancora possibile visitare la magnifica Sala degli stemmi, e il palazzo della Ragione che ospita il Teatro della Sena, un piccolo gioiello realizzato da Gian Antonio Selva. Una breve passeggiata attraverso Via Luzzo e Via Mezzaterra ci permetterà di ammirare i numerosi palazzi affrescati che valgono a Feltre l’appellativo di città dipinta. Faremo una sosta alla chiesa di San Giacomo per vedere la preziosa custodia di Santa Teodora finemente intagliata da Andrea Brustolon.

MEZZI: a piedi e in pullman

DURATA: circa 3/4 ore

TARIFFA: euro 185,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

 

L’itinerario inizia a Longarone con la visita del centro del paese che oggi presenta un aspetto moderno, nel quale risalta la chiesa realizzata, tra il 1975 e il 1978, dal valente architetto Giovanni Michelucci, in memoria delle vittime della tragedia. Percorso guidato alla scoperta del forte valore simbolico della Chiesa Monumentale. Partenza per la valle del Vajont. Visita alla diga, che con il suo cemento grigio, domina ancora imponente le strapiombanti sponde della valle omonima. Panoramica sulla mostruosa frana, ancora ben visibile sia sul fronte del monte Toc sia all’interno del bacino ormai colmo di detriti. Ci dirigeremo quindi verso Fortogna. Lungo il percorso sosta a Faè per ammirare la grande sequoia secolare che ha resistito indenne alla forza delle acque del Vajont. Breve visita al cimitero Monumentale delle Vittime a Fortogna dove 1910 cippi bianchi ricordano tutte le persone morte in questa catastrofe.

MEZZI: a piedi

DURATA: circa 2 ore

TARIFFA: euro 125,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

Ingressi a pagamento

 

L’itinerario inizia con la visita del centro di Pieve, una vivace e popolosa località nel cuore della vallata che viene soprattutto ricordata per aver dato i natali al noto pittore Tiziano Vecellio (1480 circa -1576), la cui casa è aperta al pubblico a pochi passi dal centro storico. Si tratta di una tipica costruzione cadorina del quattrocento, di modeste dimensioni, dove l’artista visse gli anni della giovinezza e, in età adulta, trascorreva l’estate, per ripararsi dall’afoso clima di Venezia. Visiteremo la chiesa parrocchiale che custodisce tra le altre opere una Madonna con il Bambino tra i Santi Tiziano e Andrea di Tiziano Vecellio. Sempre nella piazza principale potremo ammirare il palazzo della Magnifica Comunità e visitare le sue splendide sale e il museo archeologico. Nelle vicinanze, risulta poi di particolare interesse il Museo dell’Occhiale, un’esposizione di oltre 4.000 pezzi, spesso unici, capaci di raccontare l’evoluzione dello strumento dall’antichità ai giorni nostri. Merita particolare attenzione la sezione dedicata allo sviluppo del “Distretto industriale dell’occhiale” in Cadore e nella provincia di Belluno: un fenomeno che inizia nel 1878 con il primo insediamento di una fabbrica a Calalzo di Cadore e che raggiunge il massimo sviluppo negli anni Novanta del secolo scorso.

MEZZI: in pullman

DURATA: circa 6/7 ore

TARIFFA: euro 250,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

 

L’itinerario inizia a Cortina, la “Perla delle Dolomiti dove visiteremo il centro cittadino e il famoso Corso Italia, la via tanto frequentata dai VIP. Qui potremmo soffermarci su i tanti edifici storici che in parte raccontano la storia e l’evoluzione di questa località: la dependance dell’Hotel Aquila Nera, affrescato dai fratelli Ghedina, l’antico municipio che riporta stemmi e cognomi tipici ampezzani, la pieve dedicata ai SS. Filippo e Giacomo, la piccola chiesa di san Francesco e la chiesa della Difesa. Attraverso il passo Tre Croci giungeremo a Misurina per una sosta panoramica all’omonimo lago con vista mozzafiato sulle Tre Cime di Lavaredo e su altri bellissimi gruppi dolomitici. Saliremo (in bus) al rifugio Auronzo situato proprio ai piedi delle Tre Cime. Qui potremmo assaporare l’aria pura delle Dolomiti passeggiando tra i sentieri circostanti. Scenderemo quindi nuovamente a Misurina e poi, attraverso la bellissima foresta di Somadida, giungeremo ad Auronzo, località montana famosa per il suo bel lago. Nel centro del paese, il Museo Palazzo Corte Metto ci racconta l’origine storica della valle attraverso l’esposizione dei ritrovamenti archeologici provenienti dalle recenti campagne di scavo avvenute sul vicino Monte Calvario, risalenti al I secolo a.C. Un piano intero dell’edificio presenta, inoltre, una ricca collezione di reperti naturalistici provenienti dalla Valle d’Ansiei – fossili, rocce, minerali e specie animali – che narrano l’evoluzione geologica e descrivono l’ambiente naturale delle Dolomiti Bellunesi.

MEZZI: in pullman

DURATA: circa 6/7 ore

TARIFFA: euro 250,00 

L’itinerario inizia a Pieve di Cadore città natale del grande pittore Tiziano Vecellio. Nella famosa piazza sono raggruppati gli edifici e i monumenti più importanti: il palazzo quattrocentesco della Magnifica Comunità di Cadore, il Palazzo di Tiziano l’Oratore, la Chiesa Arcidiaconale, che ospita l’unica opera originale del famoso pittore, e naturalmente la sua casa natale. Ci trasferiremo quindi a Calalzo, amena località sul lago di centro Cadore, per la visita di “Lagole” un luogo magico che un tempo ospitava un santuario paleoveneto. Oltre che per l’archeologia l’area di Lagole è interessante per il ruscello che vi scorre e che va a formare piccoli laghetti circondati da conifere che danno la possibilità di passeggiate in ambiente perfettamente alpino. Dopo la passeggiata saliremo di quota e visiteremo il paese di Vigo di Cadore e le sue splendide chiesette. La chiesa di Sant’Orsola che conserva un rilevante ciclo di affreschi trecenteschi, fatta costruire nel XIV secolo da Ainardo da Vigo, figlio di Odorico, ultimo podestà del Cadore. La chiesa della Madonna della Difesa, opera di Nicolò Ruopel ed edificata nel 1512 per assolvere un voto popolare conseguente allo scampato pericolo di saccheggio per i fatti d’arme che interessarono il Cadore durante la Guerra della Lega di Cambrai e infine la pieve di S. Martino vescovo (1559), con opere di Cesare Vecellio e del Besarel. Sempre nella piazza del paese c’è la Biblioteca Storica Cadorina fondata dal prof. Antonio Ronzon, eminente studioso di storia locale. La biblioteca conserva circa 550 pergamene e molti manoscritti di interesse storico. In località Salagona, infine visiteremo la chiesa di Santa Margherita(1205), unica testimonianza artistica della famiglia feudale caminese sopravvissuta in tutto il Cadore, con affreschi bizantineggianti.

MEZZI: in pullman

DURATA: circa 6/7 ore

TARIFFA: euro 250,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

 

L’itinerario inizia a Santo Stefano di Cadore, il centro più rinomato del Comelico Inferiore, una località di villeggiatura estiva e invernale, ottima base per ascensioni sui monti che la circondano, posta alla confluenza di due importanti corsi d’acqua, Piave e Padola. Al centro del paese la parrocchiale dedicata a Santo Stefano. Da qui ci dirigiamo verso Sappada salendo però per una sosta panoramica in Val Visdende un ambiente naturale tra i più straordinari delle Dolomiti.

Essa infatti è nota per il verde dei suoi 5000 ettari di foresta che costituiscono un patrimonio ambientale ancor oggi centrale per l’economia del Comelico. Lungo la strada sosta a L’orrido dell’Acquatona che si trova appena fuori l’abitato di Sappada. Qui le acque scorrono in fondo a una profonda gola dando luogo a un impressionante fenomeno di erosione delle rocce. Nella profonda forra scavata dal Piave all’incontro con il rio Acquatona si trova una suggestiva cascata dove il fiume si getta con un salto di oltre 50 metri. Nel pomeriggio visiteremo il centro di Sappada, naturale collegamento tra il Comelico e la Carnia. La comunità sappadina, a differenza del Comelico, ha origine e cultura tirolese: lo testimoniano la lingua parlata – un dialetto che è molto simile a quello bavaro-tirolese e che presenta consonanze con i dialetti parlati nella vicina Carnia – e le tradizioni, ben illustrate al Museo Etnico. Sappada è oggi un chiaro esempio di come storia, cultura, tradizioni, dialetto, natura e rispetto dell’ambiente siano un patrimonio prezioso che qui è stato conservato al fine di mantenere intatta la specificità del luogo. La tradizione sappadina si esprime anche attraverso l’architettura delle antiche borgate. La predominanza di case e rustici completamente in legno, armoniosamente inseriti nell’ambiente, costituiscono il prezioso patrimonio architettonico del paese. Tali abitazioni sono costruite con l’antica tecnica del Blockbau, a travi sovrapposte in orizzontale e incastrate agli spigoli. Queste abitazioni si sono conservate soprattutto nella parte alta del paese, a “Sappada Vecchia”e nella borgata di Cima Sappada.

MEZZI: in pullman

DURATA: circa 6/7 ore

TARIFFA: euro 250,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

 

L’itinerario parte da Rocca Pietore, piccolo paese dell’alto Agordino. Visita alla chiesa di S. Maria Maddalena dove si conserva il grande Flügelaltar realizzato nel 1518 da Ruprecht Potsch: un’opera straordinaria, in cui la componente architettonica si lega strettamente alla pittura e alla scultura e che, eccezionalmente, si è mantenuta integra in quasi tutte le sue parti originali. Possibilità di effettuare una passeggiata ai bellissimi Serrai Di Sottoguda, una profonda gola naturale, lunga circa due chilometri, scavata nella roccia. Lungo il percorso serpeggiante, le immense pareti di roccia cadono a strapiombo accentuando il contrasto tra la luce proveniente dall’alto e le ombre della gola. Saliremo in montagna in direzione del suggestivo paese di Colle Santa Lucia dove faremo una breve sosta per ammirare le bellezze naturali e i 2 colossi dolomitici: Il Pelmo e il Civetta. Giungeremo quindi a Selva di Cadore e nella Chiesa di San Lorenzo ammireremo la grande Sacra conversazione dipinta dal cadorino Antonio Rosso e l’originaria predella con gli episodi del martirio di San Lorenzo. Breve visita alla quattrocentesca chiesa di Santa Fosca. Giungeremo infine a Forno di Zoldo. Subito ci addentreremo nella storia del paese visitando il Museo del chiodo che attraverso un percorso espositivo di fotografie, documenti e oggetti racconta la dura realtà di questo aspro territorio dove il mestiere di lavorare il ferro e fabbricare chiodi ha rappresentato per secoli un’importante fonte di sostentamento. Una breve passeggiata attraverso il centro del paese, tra tabià e architetture tipiche montane, ci condurrà alla gotica Pieve di San Floriano per vedere il magnifico “Altare delle Anime” di Andrea Brustolon, la sua prima opera documentata. L’invenzione dell’altare, che sottolinea il gusto barocco soprattutto nella pomposa decorazione, è una sorta di memento mori che ricorda in ogni particolare che la morte non risparmia nessuno, nemmeno Cristo nella sua natura umana che è rappresentato esanime tra le braccia di una commovente Addolorata. Lo splendore dell’esecuzione e la magistrale resa riservata ai minimi dettagli figurativi lascerà l’osservatore profondamente coinvolto e ammirato. Attraverso il breve percorso della via Crucis scenderemo, sempre a piedi, fino alla chiesa dell’Addolorata per ammirare invece il solenne altare ligneo con drappeggio di Valentino Panciera Besarel, “erede” del Brustolon.

MEZZI: in pullman e a piedi

DURATA: circa 6/7 ore

TARIFFA: euro 250,00 (per gruppi da 30 a 50 persone)

Clicca QUI per le prossime date in programma

L’itinerario ci porta alla scoperta di alcune località davvero uniche che presentano prodotti di altissima qualità. Tradizione e genuinità si fondono in Valmorel, la terrazza sulle Dolomiti. Inizieremo la giornata con la visita guidata di un’azienda agricola con la spiegazione del metodo biologico e con la degustazione dei loro prodotti. Qui anche i più piccini potranno apprezzare il contatto con la natura e con gli animali. A seguire la visita della latteria turnaria che ancora oggi funziona esattamente secondo la tradizione di un tempo. Aperitivo con degustazione comparativa di formaggi locali accompagnati dall’ottimo vino della cantina Toffoli presso la sala del centro cultura e natura “Al Vejò”. Pranzo a base di prodotti tipici. Nel pomeriggio breve trasferimento in zona Malga Montegal per una breve passeggiata “digestiva” tra i pascoli in fiore.

Nessuna partenza in progamma. Contattaci se sei interessato, ti terremo informato.

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