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Viaggio alle 3 capitali del Nord: OSLO

E’ la prima volta che faccio questo viaggio e naturalmente prima di partire mi creo varie aspettative. Studio come al solito le mie preziose guide verdi del “Touring” e fantastico un po’ su come potranno apparire queste città nordiche. Studio le mappe e le maggiori attrazioni di ogni luogo e mi immagino Stoccolma come la più bella ed interessante delle 3 capitali. Ha una posizione particolare, sorge su tante isole ed ha dei monumenti grandiosi. Oslo non attira particolarmente la mia attenzione. La vedo solo come una base di partenza del nostro tour…e invece?!

Oslo delle tre città visitate è quella che mi è piaciuta di più. E’ una città moderna, tranquilla e ordinata. Il centro storico è davvero piccolissimo ed è molto facile da visitare. Il suo moderno porto è stato completamente ristrutturato da interventi di famosi architetti tra cui il nostro Renzo Piano che ha firmato il progetto del nuovo museo di arte moderna. Passeggiare sui moli e le banchine che offrono un continuo contatto visivo con il mare e la natura è davvero rilassante. L’atmosfera è piacevole, forse anche grazie a una tiepida giornata che ci accoglie con nostra grande sorpresa. Siamo in Norvegia e a inizio giugno ci aspettiamo di trovare un vento freddo e gelido e invece possiamo goderci un bel sole d’estate.

Oslo stemma

Lo stemma di Oslo è in realtà la versione moderna di un antico sigillo medievale della città, risalente al Trecento circa.

Porto di Olso

Il porto, base di partenza per le crociere nel fiordo Oslofjord, da Oslo a Copenhagen

L’attrazione che sicuramente colpisce di più ad Oslo è il Parco Vigeland, soprattutto se come noi la visiti durante una splendida giornata di sole.

Il Vigeland Park è una zona all’interno del grande parco cittadino Frognerparken, dove tra grandi prati verdi si incontrano centinaia di statue massicce raffiguranti persone nude di ogni tipo, uomini e donne, anziani e bambini, impegnate nei gesti quotidiani più semplici ma carichi di significato, come un abbraccio, un momento di gioco, uno sforzo fisico. 192 gruppi scultorei per un totale di 671 personaggi che raccontano le diverse fasi della vita.

Vigeland

Le sculture costituiscono praticamente l’intera opera di Gustav Vigeland, scultore norvegese che donò alla città tutta la propria produzione, organizzandola all’interno del parco.

Tra tutte domina il celeberrimo obelisco, un monolito di granito sul quale si intrecciano 121 figure umane che sembrano lottare per giungere alla sommità dell’obelisco.

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Vigeland, Obelisco

gruppo

Parco Vigeland: la grande fontana e il nostro mitico gruppo…con alcuni simpatici “intrusi”. Se non li puoi togliere dall’inquadratura, meglio farli partecipare…e allora “cheeese”!

Oslo

Museo di arte Moderna di Oslo by Renzo Piano. Sullo sfondo il Radhuset (municipio).

Naturalmente non si può non visitare il famoso “Radhuset“, il Municipio di Olso , simbolo della città. Sulla gigantesca sala delle Feste, dove ogni anno il 10 dicembre, viene consegnato dal re il premio Nobel per la pace, domina il grande dipinto di Sørensen che rappresenta il popolo al lavoro e in festa. Gli spazi sono enormi (vedi foto), forse un po’ freddi, ma nel complesso interessanti.

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Municipio di Oslo dove viene svolta la cerimonia della consegna del Premio Nobel per la pace

Soddisfatti della visita al municipio ci spostiamo verso il Palazzo Reale in tempo per vedere il cambio della guardia che si svolge ogni giorno di fronte al Kongelige Slott alle 13.30. Che dire? Tanta fretta per arrivare ad assistere a questa celebre cerimonia e alla fine restiamo decisamente delusi. Un consiglio: se ci passate per caso fermatevi altrimenti non affannatevi perché lo spettacolo è davvero inappagante.

Palazzo Reale Oslo

palazzo Reale di Oslo, cambio della guardia

La nostra giornata ad Oslo è finita e ci imbarchiamo sulla nave che ci porterà a Copenhagen. Attraversiamo il famosissimo OsloFjord, che si estende per 100 chilometri nella parte meridionale della Norvegia.

Nave DFDS

Saliamo a bordo e corriamo sul ponte superiore perché non vogliamo assolutamente perderci le viste mozzafiato sul paesaggio. Il ponte è già pieno di gente, non ci sono più sedie. Un po’ delusi vaghiamo qua e là, ma nel giro di mezz’ora non c’è più nessuno. Il vento gelido ha spaventato tutti e noi, temerari, rimaniamo sul ponte a goderci il panorama.

Il fiordo è caratterizzato da acque riparate, stretti canali e ampi bacini come quello nella parte più interna su cui si affaccia Oslo.

Paesaggi sul fiordo di Oslo

Il paesaggio è molto affascinante ma il freddo è pungente e preferiamo quindi sistemarci all’interno della nave in attesa della cena che risulterà essere una bellissima sorpresa. Mai visto un buffet tanto ricco! Salmone e gamberetti serviti in mille modi,  insolite insalate accompagnate da una varietà di cibi dai sapori e dai colori più disparati. E chi se l’aspettava una cucina così buona e varia in Norvegia?

Trascorriamo un po’ di tempo in discoteca dove ci invitano a partecipare alle danze perché devono girare il video promozionale della nave. Noi accogliamo favorevolmente l’invito e naturalmente, da buoni italiani,  non passiamo inosservati.

Infine ci ritiriamo nelle nostre minuscole cabine, decisamente essenziali, e trascorriamo la notte cullati dalle onde fino al nostro arrivo a Copenhagen.

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