Ebbene si! Ormai siamo pronti per la partenza. Da venerdì 13 maggio 2016 voleremo in America.
Un itinerario di 10 giorni che ci porterà alla scoperta dei più importanti e famosi parchi americani senza dimenticare alcune delle principali città della costa ovest tra cui Los Angeles e Las Vegas.
Iniziamo il nostro tour a Los Angeles, chiamata anche “The City of Angeles”, la città degli Angeli o anche più familiarmente LA. E’ senza dubbio una città unica al mondo. La sua area metropolitana copre un triangolo vasto come Torino, Genova, Milano cioè ben 130 km x 80 km e al suo interno convive un’incredibile varietà di razze, culture, lingue, religioni, cucine, paesaggi. Il fascino di questa città è in gran parte legato alle leggende e alla storia del cinema e del mondo dello spettacolo. A Beverly Hills ripercorreremo le tappe di Julia Roberts in “Pretty Woman”
a Hollywood visiteremo la famosa “Walk of Fame” un percorso dove sono incastonate 2.574 stelle a cinque punte in ottone che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo all’industria dello spettacolo statunitense.
Cammineremo sulle spiagge di “Baywatch” a Santa Monica dove si trova anche il famoso “Santa Monica Pier” che vediamo all’inizio del film “Iron Man 1”.
Ma il fulcro del nostro viaggio resta la natura selvaggia e infinita del “Far West”. E allora andremo alla scoperta dei principali Parchi Nazionali Americani.
Il Joshua Tree National Park noto ai più grazie agli U2 che avevano scelto l’albero del Joshua Tree come immagine di copertina del loro album. Una gran parte dei suoi confini è circondata da ampie distese desertiche con pochissimi alberi, tra cui si notano le piccole piante della bella e decorativa Yucca e la perenne Joshua Tree.
Il Grand Canyon National Park dove si trova una gola del Fiume Colorado considerata una delle meraviglie naturali del mondo.
La Monument Valley che si trova in un pianoro desertico e isolato in pieno territorio navajo ed è famoso in tutto il mondo per aver fatto da sfondo a numerosi film western e a tante altre pellicole cinematografiche. Il fascino del luogo è dovuto in particolare alle formazioni rocciose di colore rossastro alte sino a 300/400 che vengono chiamate butt (quando sono più alte che larghe) o mesa (quando sono più larghe che alte).
Nella zona di Lake Powell visiteremo il meraviglioso Antelope Canyon e il famosissimo Horse Shoe Bend, una delle zone più fotografate di tutta la valle del fiume Colorado.
Il Bryce Canyon è un piccolo parco nazionale risalente ad almeno 300 milioni di anni con spettacolari formazioni rocciose che creano finestre, pinnacoli e guglie. Nonostante il nome, non è propriamente un canyon ma un enorme anfiteatro originatosi dall’erosione del settore orientale di un altopiano. Celebre per i caratteristici pinnacoli gli ‘hoodoos’ prodotti dal processo continuo di erosione delle rocce dovuta all’azione di acque, vento e ghiaccio. Le rocce hanno un’intensa colorazione che varia dal rosso, all’arancio al bianco.
Il Zion National Park è caratterizzato da una gola profonda scavata dal fiume Virgin. Il canyon è ampio e davvero mozzafiato con dei dirupi che calano a picco per circa 3.000 metri. Caratteristici i colori rosso brillante e bianco e le incredibili rocce scolpite che si affiancano alle valli pensili.
La Death Valley, meglio conosciuta come “Valle della Morte” è il parco nazionale più grande degli Stati Uniti continentali, ampio 5.000 miglia quadrate. Un luogo di rara bellezza con sinuosi canyon scavati nella roccia, oasi ombreggiate da palme, crateri vulcanici non più attivi e dune di sabbia, che si estendono sotto quello che sembra il sole più caldo del mondo e la luna più brillante. Gli scenari sono incredibili.
Ormai che siamo in zona non possiamo non percorrere una parte della ROUTE 66 o Mother Road. La nota strada è una delle prime highway federali; fu aperta l’11 novembre 1926. Originariamente collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraverso gli stati Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California. La distanza complessiva era di 3 755 km (2 448 miglia). La Route 66 fu una strada usata per la migrazione verso ovest, specialmente durante il dust bowl, e supportò l’economia delle comunità attraverso le quali passava. Le popolazioni prosperarono per la crescente popolarità della strada, ed alcune di queste combatterono per tenere in vita la strada dopo la nascita del nuovo Interstate Highway System. La US Route 66 fu ufficialmente rimossa dal sistema delle highway nel 1985. La strada esiste attualmente con il nome di Historic Route 66.
Concluderemo il nostro tour a Las Vegas, la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d’azzardo.
E’ d’obbligo una serata a FREEMONT STREET, la leggendaria via da cui è nata Las Vegas. Fremont Street è un’enorme area pedonale dove le origini di Las Vegas sposano la tecnologia più moderna. Oggi la principale attrazione dell’area sono i sei minuti dello spettacolo di luci e musica sincronizzata Viva Vision, che ogni notte attira centinaia di turisti.
E naturalmente non mancheremo di percorrere lo “Strip”, la vera attrazione di tutta la città. Si tratta di un viale lungo tre miglia che divide la città in due e che è preso di mira da tutti i visitatori. Hotel, casinò, ristoranti e tanto altro si trovano lungo questo viale colorato, dominato da luci psichedeliche, musica ad alto volume e tanto tanto divertimento. Sembrerà strano, ma le vere attrazioni di Las Vegas sono appunto gli hotel, ognuno con una propria caratteristica, vere e propri luoghi di pellegrinaggio. E attraversando gli hotel saremo catapultati a New York, a Parigi, a Venezia o nel magico mondo di Mago Merlino.
Credetemi è un viaggio indimenticabile che vi resterà nel cuore!
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